Cos’è
Il Fondo impresa femminile è l’incentivo del Ministero che sostiene la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese guidate da donne attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.
A seguito della rimodulazione disposta dal decreto interministeriale 3 ottobre 2023 la misura dispone di una dotazione finanziaria complessiva pari a circa 290 milioni di euro, di cui 250 milioni di euro di risorse PNRR e 40 milioni di euro stanziati dalla legge di bilancio 2021.
Il Fondo prevede l’apertura di sportelli online e l’attivazione di azioni di accompagnamento, formazione e valorizzazione della cultura imprenditoriale delle donne.
Le agevolazioni sono concesse per programmi di investimento nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, servizi, commercio e turismo.
La misura rientra nel pacchetto di interventi promossi dal Ministero a sostegno della impresa femminile, indicati come prioritari nella missione “Inclusione e coesione” del PNRR che ha messo a disposizione una dotazione finanziaria complessiva di 400 milioni di euro.
Con ulteriori provvedimenti ministeriali sono state rifinanziate, con risorse PNRR, anche le misure già avviate Imprese ON (Oltre Nuove Imprese a Tasso zero), a supporto della creazione di piccole e medie imprese e auto imprenditoria, e Smart&Start, a supporto di startup e PMI innovative.
A chi si rivolge
Il Fondo sostiene le imprese femminili di qualsiasi dimensione, già costituite o di nuova costituzione, con sede in tutte le regioni italiane.
Anche le persone fisiche possono presentare domanda di finanziamento, con l’impegno di costituire una nuova impresa dopo l’eventuale ammissione alle agevolazioni.
La misura si rivolge a quattro tipologie di imprese femminili:
Cosa finanzia
Dipende a quale tipologia di impresa si appartiene.
Nuova impresa, o impresa costituita da meno di 12 mesi
Se una libera professionista vuole costituire una nuova impresa, oppure l’impresa è stata costituita da meno di 12 mesi, si possono presentare progetti d’investimento fino a 250 mila euro. Il Fondo mette a disposizione un contributo a fondo perduto che varia in funzione della dimensione del progetto:
Impresa attiva da più di 12 mesi
Se invece si ha un’impresa attiva da più di 12 mesi, si possono presentare progetti d’investimento fino a 400 mila euro per sviluppare nuove attività o per ampliare attività esistenti. In questo caso, il Fondo prevede un mix di contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso zero, con una copertura fino all’80% delle spese ammissibili, per un massimo di 320 mila euro, da rimborsare in otto anni.
Per questa linea di intervento sono disponibili risorse complessive pari a 154,8 milioni di euro, di cui 129,2 milioni a valere su risorse PNRR e 25,6 milioni di fondi stanziati dalla legge di bilancio 2021.
In entrambi i casi, non è richiesto un valore minimo del progetto d’investimento, che dovrà essere realizzato in 24 mesi. I piani di spesa possono prevedere le spese per investimento e il costo del lavoro. Sono finanziabili anche le spese per il circolante, entro un massimo del 20% del programma di spesa ammissibile (o del 25% per le imprese con più di 36 mesi). Solo per le imprese con oltre 36 mesi di vita il contributo al circolante è concesso interamente a fondo perduto.
Le proponenti possono inoltre richiedere, al momento della compilazione della domanda, il servizio di assistenza tecnico-gestionale che comprende:
Come e quando presentare la domandaDate di apertura
La presentazione della domanda prevedeva una prima fase di compilazione e un successivo invio della domanda da effettuare sulla piattaforma online di Invitalia, attivata in funzione delle date di apertura dello sportello.
Lo sportello è stato aperto in due fasi successive:
Comitato impresa donna
Il Comitato impresa donna, istituito presso il Ministero dello sviluppo economico dall’articolo 1, comma 104, della legge n. 178 del 30 dicembre 2020 (Legge di bilancio per il 2021) svolge una funzione di indirizzo, analisi e impulso, in parte collegata al nuovo Fondo per l’imprenditoria femminile.
Il Comitato, infatti, oltre a contribuire alla definizione delle linee di indirizzo per l'utilizzo delle risorse del Fondo per l’imprenditoria femminile, conduce analisi economiche, statistiche e giuridiche relative alla questione femminile nell'impresa; formula raccomandazioni relativamente allo stato della legislazione e dell'azione amministrativa, nazionale e regionale, in materia di imprenditorialità femminile e in generale sui temi della presenza femminile nell'impresa e nell'economia; contribuisce alla redazione della relazione annuale che il Ministro dello sviluppo economico presenta alle Camere sull'attività svolta e sulle possibili misure da adottare per risolvere i problemi relativi alla partecipazione della popolazione femminile alla vita economica e imprenditoriale del Paese.
La composizione e le modalità di nomina del Comitato sono disciplinate dal decreto interministeriale 27 luglio 2021 .
Con successivo decreto ministeriale 8 marzo 2022 sono stati designati i componenti in rappresentanza delle Amministrazioni competenti e delle categorie economico-produttive .
Normativa
Incentivare la partecipazione femminile all’attività d’impresa attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, è la strada giusta per una società più equa e inclusiva. Una grossa sfida!
Barbara Balistreri, Referente Nazionale Federazione Donne Sindacato SALP ACAI
Il Fondo impresa femminile è l’incentivo del Ministero che sostiene la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese guidate da donne attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.
A seguito della rimodulazione disposta dal decreto interministeriale 3 ottobre 2023 la misura dispone di una dotazione finanziaria complessiva pari a circa 290 milioni di euro, di cui 250 milioni di euro di risorse PNRR e 40 milioni di euro stanziati dalla legge di bilancio 2021.
Il Fondo prevede l’apertura di sportelli online e l’attivazione di azioni di accompagnamento, formazione e valorizzazione della cultura imprenditoriale delle donne.
Le agevolazioni sono concesse per programmi di investimento nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, servizi, commercio e turismo.
La misura rientra nel pacchetto di interventi promossi dal Ministero a sostegno della impresa femminile, indicati come prioritari nella missione “Inclusione e coesione” del PNRR che ha messo a disposizione una dotazione finanziaria complessiva di 400 milioni di euro.
Con ulteriori provvedimenti ministeriali sono state rifinanziate, con risorse PNRR, anche le misure già avviate Imprese ON (Oltre Nuove Imprese a Tasso zero), a supporto della creazione di piccole e medie imprese e auto imprenditoria, e Smart&Start, a supporto di startup e PMI innovative.
A chi si rivolge
Il Fondo sostiene le imprese femminili di qualsiasi dimensione, già costituite o di nuova costituzione, con sede in tutte le regioni italiane.
Anche le persone fisiche possono presentare domanda di finanziamento, con l’impegno di costituire una nuova impresa dopo l’eventuale ammissione alle agevolazioni.
La misura si rivolge a quattro tipologie di imprese femminili:
- cooperative o società di persone con almeno il 60% di donne socie
- società di capitale con quote e componenti degli organi di amministrazione per almeno i due terzi di donne
- imprese individuali con titolare donna
- lavoratrici autonome con partita IVA.
Cosa finanzia
Dipende a quale tipologia di impresa si appartiene.
Nuova impresa, o impresa costituita da meno di 12 mesi
Se una libera professionista vuole costituire una nuova impresa, oppure l’impresa è stata costituita da meno di 12 mesi, si possono presentare progetti d’investimento fino a 250 mila euro. Il Fondo mette a disposizione un contributo a fondo perduto che varia in funzione della dimensione del progetto:
- per progetti fino a 100 mila euro, l’agevolazione copre fino all’80% delle spese (o fino al 90% per donne disoccupate) entro un tetto massimo di 50 mila euro;
- per progetti fino a 250 mila euro, l’agevolazione copre il 50% delle spese, fino a un massimo di 125 mila euro.
Impresa attiva da più di 12 mesi
Se invece si ha un’impresa attiva da più di 12 mesi, si possono presentare progetti d’investimento fino a 400 mila euro per sviluppare nuove attività o per ampliare attività esistenti. In questo caso, il Fondo prevede un mix di contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso zero, con una copertura fino all’80% delle spese ammissibili, per un massimo di 320 mila euro, da rimborsare in otto anni.
Per questa linea di intervento sono disponibili risorse complessive pari a 154,8 milioni di euro, di cui 129,2 milioni a valere su risorse PNRR e 25,6 milioni di fondi stanziati dalla legge di bilancio 2021.
In entrambi i casi, non è richiesto un valore minimo del progetto d’investimento, che dovrà essere realizzato in 24 mesi. I piani di spesa possono prevedere le spese per investimento e il costo del lavoro. Sono finanziabili anche le spese per il circolante, entro un massimo del 20% del programma di spesa ammissibile (o del 25% per le imprese con più di 36 mesi). Solo per le imprese con oltre 36 mesi di vita il contributo al circolante è concesso interamente a fondo perduto.
Le proponenti possono inoltre richiedere, al momento della compilazione della domanda, il servizio di assistenza tecnico-gestionale che comprende:
- un tutoraggio – in fase di realizzazione del progetto – per accompagnare le imprese nell’utilizzo delle agevolazioni, supportarle nel predisporre le richieste di erogazione del finanziamento o altra documentazione di progetto, e trasferire competenze specialistiche, mediante incontri on line o in presenza che verranno pianificati insieme al tutor.
- un voucher di 2 mila euro da utilizzare a copertura del 50% del costo sostenuto dalle imprese per l’acquisto di servizi di marketing o comunicazione strategica del valore minimo di 4 mila euro.
Come e quando presentare la domandaDate di apertura
La presentazione della domanda prevedeva una prima fase di compilazione e un successivo invio della domanda da effettuare sulla piattaforma online di Invitalia, attivata in funzione delle date di apertura dello sportello.
Lo sportello è stato aperto in due fasi successive:
- per le nuove imprese, o costituite da meno di 12 mesi, la compilazione è stata disponibile a partire dalle ore 10.00 del 5 maggio 2022.
L'invio della domanda è stato possibile dalle ore 10.00 alle ore 17.00 del 19 maggio 2022, collegandosi all’indirizzo https://invioprogettistart.invitalia.it, attivato in concomitanza con l’apertura dello sportello.
Con avviso del 19 maggio 2022, a seguito dell’esaurimento delle risorse, è stata disposta, a partire dal 20 maggio 2022, la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande da parte delle nuove imprese femminili.
- per le imprese avviate, costituite da oltre 12 mesi, la compilazione è stata avviata dalle ore 10.00 del 24 maggio 2022, mentre la presentazione è stato possibile a partire dalle ore 10.00 del 7 giugno 2022 collegandosi all’indirizzo https://invioprogettisviluppo.invitalia.it e digitando il proprio “codice di predisposizione della domanda”.
Con Avviso del 7 giugno 2022, a seguito dell’esaurimento delle risorse disponibili, è stata disposta, a partire dall’8 giugno 2022, la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande da parte delle imprese costituite da almeno 12 mesi.
Comitato impresa donna
Il Comitato impresa donna, istituito presso il Ministero dello sviluppo economico dall’articolo 1, comma 104, della legge n. 178 del 30 dicembre 2020 (Legge di bilancio per il 2021) svolge una funzione di indirizzo, analisi e impulso, in parte collegata al nuovo Fondo per l’imprenditoria femminile.
Il Comitato, infatti, oltre a contribuire alla definizione delle linee di indirizzo per l'utilizzo delle risorse del Fondo per l’imprenditoria femminile, conduce analisi economiche, statistiche e giuridiche relative alla questione femminile nell'impresa; formula raccomandazioni relativamente allo stato della legislazione e dell'azione amministrativa, nazionale e regionale, in materia di imprenditorialità femminile e in generale sui temi della presenza femminile nell'impresa e nell'economia; contribuisce alla redazione della relazione annuale che il Ministro dello sviluppo economico presenta alle Camere sull'attività svolta e sulle possibili misure da adottare per risolvere i problemi relativi alla partecipazione della popolazione femminile alla vita economica e imprenditoriale del Paese.
La composizione e le modalità di nomina del Comitato sono disciplinate dal decreto interministeriale 27 luglio 2021 .
Con successivo decreto ministeriale 8 marzo 2022 sono stati designati i componenti in rappresentanza delle Amministrazioni competenti e delle categorie economico-produttive .
Normativa
- Decreto interministeriale 3 ottobre 2023 - Rimodulazione delle risorse PNRR assegnate al Fondo impresa femminile e alla misura Smart&Start
- Avviso del 7 giugno 2022 - chiusura dello sportello per le imprese costituite da almeno 12 mesi
- Avviso del 19 maggio 2022 - chiusura dello sportello per le nuove imprese
- Decreto direttoriale 30 marzo 2022 - Modalità e termini per la presentazione delle domande
- Decreto interministeriale 24 novembre 2021 - PNRR. Creazione di imprese femminili
- Decreto interministeriale 30 settembre 2021 - Fondo impresa femminile - Modalità e risorse finanziarie
- Articolo 1, commi da 97 a 103, della legge n. 178 del 30 dicembre 2020 (Legge di bilancio per il 2021)
- Decreto interministeriale 27 luglio 2021 - Composizione e modalità di nomina del Comitato impresa donna (pdf)
- Decreto ministeriale 8 marzo 2022 - Nomina del Comitato impresa donna (pdf)
Incentivare la partecipazione femminile all’attività d’impresa attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, è la strada giusta per una società più equa e inclusiva. Una grossa sfida!
Barbara Balistreri, Referente Nazionale Federazione Donne Sindacato SALP ACAI